sabato 14 marzo 2020

Ordine e disordine


Tra oche e galline: ordine e disordine.

            Nel cortile di nonno Birt c’erano tanti animali domestici. D’ogni specie. Ma fra tutti si notavano  un branco di galline e una frotta di oche. Le galline uscivano al mattino, davanti al gallo e salivano sui prati a fare scorpacciate di cavallette e d’ogni altro insetto che capitava a portata del loro becco. Le oche invece scendevano allo stagno per nuotare e nutrirsi di ciò che si nascondeva sotto all’acqua. Le oche sempre in ordine, in fila indiana, dietro alla capobranco. Le galline facevano invece impazzire il gallo che avrebbe voluto tenerle unite per non perderle. Al rientro infatti mancava sempre qualcuna, preda senza dubbio di qualche volpe.
            “Imparate dalle oche!” chicchiriccava ogni sera il gallo. Ma invano!
            Un giorno, in valle, si fece vedere un’aquila. Tutti gli animali del cortile vedendola volteggiare minacciosa, naturalmente entrarono in agitazione. Fra le oche e le galline si aprirono furibonde discussioni tra chi sosteneva che non si dovesse uscire finché l’aquila avrebbe continuato a librarsi nell’aria e che invece ribatteva che non si dovevano cambiare le abitudini, facendosi prendere dalla paura.

            Vinse la corrente degli ottimisti e galline e oche mantennero le vecchie abitudini.
            Ciò che cambiò fu però la conta dei morti. Al rientro alla sera presero a mancare le oche invece che le galline. A far vittime non era infatti più la volpe ma proprio l’aquila. S’era provata a prendere una gallina, ma nel fuggi fuggi che si era creato nel branco disordinato, la sua picchiata era andata a vuoto. Riprovò con le oche che rientravano in ordine, in fila perfetta, e non le fu difficile ghermire l’ultima. Così anche nei giorni seguenti!
            Mi riusciva difficile trovare la morale della favola, finché non ho letto l’intervento del prof. Alberto De Toni sull’ultimo numero de Il Business, il settimanale de Il Friuli diretto da Rossano Cattivello. Il professore citando Paul Valery scrive che “due pericoli minacciano costantemente il mondo: ordine e disordine.  La favola ne è una conferma. Le galline pagavano in morti a causa del  disordine, le oche a causa dell’ordine. “L’area della vita è una zona intermedia tra ordine e disordine” scrive ancora De Toni. “La complessità,” aggiungo io citandolo a memoria, “presuppone che al cambiare del contesto si sia pronti a cambiare atteggiamento e comportamento”.   

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