venerdì 20 agosto 2021

GIANNI DEL ROMA.

giovedì 12 agosto 2021

LA CACCIATA DI FURIO.

 

La ex canonica di Fusea.
Nel balcone a sinistra l'alloggio di Furio. 

           Furio era un docente di storia moderna all’Università di Udine che si era innamorato della Carnia e ne aveva fatto l’oggetto privilegiato dei suoi studi. Si era innamorato del paese di Fusea e aveva trovato il modo di farne la sua residenza. D’accordo con il Sindaco del tempo, negli anni al finire del Novecento, aveva sistemato in conto affitto una porzione della ex canonica di Fusea, e aveva continuato ad abitarvi pagando regolarmente l’affitto e le tasse connesse. Aveva subito il fascino del paese e dell’immobile in particolare da cui si gode un panorama che fa sentire quel fascino!

            L’edificio è sempre stato diviso, per quanto io ricordi, in due parti con accessi diversi: quella che era l’abitazione del parroco con gli uffici parrocchiali, e l’asilo infantile. Furio si sistema nell’ex asilo infantile.

            Però la canonica è  di  proprietà del Comune di Tolmezzo con vincolo di destinazione al culto (?) salvo un pezzetto di proprietà della Parrocchia. (In termini di rendita catastale 764,56 contro 165,06). Ristrutturando l’ex asilo Furio ingloba anche la parte della Parrocchia, ne consegue che il Comune avrebbe dovuto stornare parte dell’affitto riscosso, a favore della Parrocchia.

            Nulla di più semplice! La gran parte dell’edificio resta a disposizione della Parrocchia di Fusea (nel frattempo soppressa e inglobata in quella di Cazzaso!) e del Comune, per le rispettive diverse attività. In qualche modo Furio fa anche da custode dell’intero edificio!....

            Ma deve essere stato almeno il diavolo a infilare la coda e rendere tutto complicato. La Parrocchia chiede di “disporre effettivamente dell’uso della intera Canonica di Fusea”. Come già non l’avesse! Ad abundantiam anche senza la porzione occupata da Furio. Ma che il problema sia Furio lo si capisce dalla convenzione nella quale si specifica che la parrocchia rinuncia a rivalersi delle quote di affitto indebitamente riscosse e il Comune alle pretese che potrebbe accampare per le migliorie apportate da Furio anche nella proprietà della parrocchia.

            Il Comune aderisce alla richiesta “restituisce alla Parrocchia (di Cazzaso perché quella di Fusea è stata soppressa!) la parte di proprietà di quest’ultima e rimette la Parrocchia stessa in condizione di disporre effettivamente dell’uso dell’intera Canonica di Fusea”, mantenendo a proprio carico l’onere per la manutenzione straordinaria per la parte di sua proprietà  (sic!).

            A suo tempo avevo pensato che qualcuno in Consiglio Comunale sollevasse l’assurdità di questa convenzione, ma forse si dovrà attendere che la prenda in mano la Corte dei Conti.

            Ma che ne è di Furio? Nessun problema, il parroco gli fa avere una bozza di contratto di affitto, lasciando così intendere che cambierà solo il locatario.

L'ex asilo occupato da Furio
ora con evidenti i segni dell'abbandono

            Ma a convenzione stipulata (19.06.2017) il 28 novembre il  Parroco di Cazzaso a sorpresa si rende conto che ha un abusivo nella canonica di Fusea. Una cosa insopportabile! Sarà perché trattasi di professore universitario che chissà quali devianze culturali può portare in paese, sarà perché convive more uxorio con una donna senza essere unito dal vincolo sacramentale, sarà…la coda del diavolo!

            Una urgenza insopprimibile! Tant’è che intima al malcapitato di andarsene e, con le buone maniere lo informa che “trascorsi inutilmente sessanta giorni di tempo dalla ricezione della presente, la Parrocchia dovrà procedere con tutte le azioni a tutela degli interessi della Parrocchia stessa nelle sedi opportune”. 

Perché? Perché nel frattempo ha scoperto che “non è nemmeno ipotizzabile stipulare un contratto di qualsivoglia natura  con con la S.V….perchè configgente con la destinazione d’uso che l’immobile deve mantenere”. Cioè vuoto! Ma la bozza di contratto che aveva precedentemente recapitato a Furio? Boh!

            Se fossi in Consiglio Comunale mi farei qualche domanda sia sull’uso delle proprietà comunali, sia sull’esempio che abbiamo dato a favore del ripopolamento della montagna o della cultura su cui anche il Parroco di Cazzaso sostiene che dobbiamo contare come settore per lo sviluppo.

            Se fossi…Ma non sono…Chiudo quindi con una aneddoto personale che mi lega a quella canonica. Come primo lavoro appena diplomato maestro a diciassette anni ho avuto l’incarico di addetto al censimento del 1960. In tale veste sono entrato in quella canonica. Le solite malelingue facevano girare delle voci sulla donna che vi abitava. Ho chiesto al Parroco se la dovevo registrare come “perpetua”. “No, no!”, mi ha risposto “scrivi, convivente”

            Perché Furio si metta il cuore in pace, chiudo con un altro aneddoto. I locali da lui occupati erano quelli dell’asilo infantile parrocchiale, che come era d’uso, aveva una piccola sala teatro.

            Con l’entusiasmo dei vent’anni avevo scritto una farsa e allestito una “compagnia teatrale di Cazzaso” che la recitasse. L’abbiamo data anche nel piccolo teatro di Fusea. Era destino che quei locali finissero in farsa! Se poi ci si mette anche la coda del diavolo il destino diventa per forza “configgente” con chi si diletta di studi di storia e del fascino della valle del But.

            Facciamocene una ragione!

             

 

LA VERITA’ CI RENDE LIBERI.

Avevo deciso d’ abbandonare l’argomento della cacciata di Furio Bianco, ma avendo qualcuno messo in dubbio la verità dei fatti, tenendo alla verità, mi sento in dovere di riassumerli.

1 – 18.09.2017 - Il Comune di Tolmezzo notifica a Bianco d’aver ceduto alla Parrocchia di Cazzaso i locali della ex canonica di Fusea nei quali abita da anni in affitto dopo averli sistemati e chiede anche gli arretrati a saldo, di 535,28 euro.

2 –  Precedentemente, (mentre è in corso la trattativa tra Comune e Parrocchia), il parroco fa avere a Furio una bozza di contratto di locazione. Per far credere al Comune che avrebbe mantenuto i rapporti con l’affittuario?

3 – 28.11.2017 – il Parroco rovescia il tavolo e scrive a Furio che “non è nemmeno ipotizzabile stipulare un contratto di qualsivoglia natura con la S.V. in quanto la competente autorità ecclesiastica, cui ogni atto di tale genere è giurisdizionalmente sottoposto, non lo potrebbe autorizzare, oltre che risultare configgente con la destinazione d’uso che l’immobile deve mantenere…trascorsi sessanta giorni dalla ricezione della presente, la Parrocchia dovrà procedere con tutte le azioni a tutela degli interessi della Parrocchia stessa nelle sedi opportune”

Sessanta giorni di tempo perché la Parrocchia di Cazzaso, diventata proprietaria della Canonica di Fusea aveva urgenza di ripristinare l’uso che l’immobile deve mantenere. Cioè vuoto! Anche perché i locali occupati da Furio erano propriamente non quelli storicamente utilizzati come canonica ma quelli destinati ad Asilo infantile.

            Che vi continuasse ad abitare un uomo di cultura che, andato in pensione poteva continuare a dare il suo contributo di studio al paese e alla Carnia è configgente con la destinazione a vuoto!!!

            Resta di capire perché il Comune abbia ceduto un bene di sua proprietà perché restasse inutilizzato, mantenendo l’impegno alla manutenzione straordinaria. Ma questa è un’altra storia!