sabato 22 marzo 2008

Elezioni regionali!

Da pensionato non ho potuto non apprezzare l’affermazione del programma elettorale di Tondo: “i pensionati costituiscono una risorsa irrinunciabile per il mantenimento della coesione sociale”. Ho quindi subito deciso di dare il mio contributo impegnandomi nella lettura e commento dei programmi elettorali. Penso infatti che solo chi ha tempo da perdere, come un pensionato, può dedicarsi alla lettura delle 31 pagine di Tondo e delle 43 di Illy. Immaginando che quelle di Tondo siano il risultato dei mesi di lavoro di Liberidea, sono partito da quelle, ed ho trovato subito una piacevole sorpresa. Noi pensionati siamo portati ad attardarci sui temi che ci vedevano impegnati quando eravamo in attività. A volte non ci rendiamo conto che le cose sono cambiate. Così anche a me è capitato che, dopo aver parlato per anni del problema montagna, non mi sono accorto che nel frattempo il problema è stato risolto. Così risulta chiaramente dal programm di Tondo. Il problema montagna è diventato un unico paragrafo a sé, intitolato “Azioni turistiche per la montagna”. Vi si legge che “la montagna friulana è un patrimonio della nostra comunità complesso e delicato. Richiede attenzioni particolari per garantire vivibilità e lavoro ai residenti e capacità di attrazione per i turisti. Occorre perciò intervenire con azioni mirate ed efficaci sulle capacità ricettive, sulle infrastrutture, sulla organizzazione degli eventi”. Alla fine di questa giaculatoria si legge anche che la priorità è “aumentare in quantità e qualità la ricettività delle località montane, ora carente”, che si dovranno trovare le “migliori strategie di promozione turistica della montagna” in Europa, mentre Agemont e Promotur “devono razionalizzare attività e costi ricercando tutte le possibili sinergie”.

Tutto qui? Ah no! Dimenticavo. In altra parte si legge che “l’allevamento bovino da latte è la condizione necessaria per la permanenza dell’agricoltura in montagna.

Nelle 43 pagine fitte fitte di Illy tra le politiche di sviluppo territoriale, si ritrova una pagina intera dedicata ad un ragionamento un po’ più organico sulla montagna, si parla di progetto montagna, di servizi di prossimità… Ma se il progetto sono le scatole vuote sulle quali si stanno masturbando in questo momento le Comunità Montane, non è che si possano nutrire grandi speranze… Ma ciò che è più grave, è sparita l’Agemont, è sparito il Centro di Innovazione Tecnologica di Amaro. Da uno che ci voleva dare la Provincia, ci si poteva aspettare qualcosa di meglio!...

L’Agemont per Tondo è una grana da razionalizzare, per Illy è già finita.…

Che deve fare a questo punto uno che aveva pensato che attorno all’Agenzia di sviluppo si potesse costruire un progetto innovativo di sviluppo per la montagna?... Se venisse eletto in Regione il sindaco di Amaro Tomacello, in lista con Intesa per il Presidente, forse potrebbe essere in grado di far cambiare idea ad Illy, di indurlo ad impostare un nuovo programma di sviluppo per il polo tecnologico dell’Alto Friuli. Val la pena di pensarci!!!..
Attorno a questo polo si potrebbe impostare un nuovo progetto di sviluppo, utilizzando la montagna come il luogo più sensibile ove sperimentare l’innovazione sul piano della tecnologia ma anche su quello sociale e politico, con nuove “buone prassi” di comunità virtuale, di web tv locale, di internet point di aggregazione giovanile, di carta dei servizi, di ecomuseo telematico, di turismo in rete, di teledidattica e teleformazione, di telemedicina e teleassistenza, di gestione ecosostenibile dell’ambiente, di risparmio energetico ed energia alternativa ecc. ecc. Agemont diventerebbe così riferimento per progetti pilota da estendere poi a tutta la Regione, da far diventare anche linee per nuovi prodotti.

Montagna: un modello di ambiente innovativo per prodotti innovativi e per un sistema innovativo di relazioni sociali e politiche… da trasferire poi a tutta la Regione....

Se i giovani non sono più capaci di sogni, lasciamo almeno sognare i pensionati!!!...

domenica 16 marzo 2008

Lettera aperta al Candidato Presidente Renzo Tondo

Carissimo Renzo,

avrei voluto esser tra i tuoi sostenitori in questa campagna elettorale che ti vede candidato a Governatore della Regione, anche per ringraziarti della correttezza con la quale per dieci anni mi hai fatto da vice in Comune a Tolmezzo. Avrei voluto, ma non posso! In questi oramai quaranta anni di impegno politico a vari livelli ho sempre privilegiato gli interessi della comunità ai miei interessi personali e quindi anche ai miei rapporti personali. Sono ora convinto che gli interessi dalla nostra comunità regionale, nei prossimi cinque anni, saranno interpretati da Illy meglio di quanto tu li possa interpretare.

Il 16 marzo del 2003 quando volevi ritirarti offeso perché ti era stata preferita Alassandra Guerra, ho fatto pubblicare su un quotidiano locale l’appello “Presidente Tondo, sei una risorsa e non puoi sprecarti” il 16 marzo del 2008 devo purtroppo scrivere “eri una risorsa ma ti sei sprecato”. Ti dicevo che comunque ti veniva data l’opportunità di proporti come leader del opposizione, “leader regionale della Casa della Liberta e non solo di Forza Italia, un punto di riferimento importante per la montagna”. Avevi cinque anni davanti per studiare da Presidente, per proporti da Presidente. Hai perso questi cinque anni nel fare tutto eccetto che studiare da Presidente, nel cercare di costruire la cultura e il sistema di relazioni che deve avere chi si assume il compito di amministrare una Regione.

Ricordo, con rammarico, un’assemblea per la rifondazione della Casa delle Libertà, nella quale sembrava tu volessi proporti come leader per la rifondazione del movimento, ma tutto si è fermato a quella cena, tutto è finito in una cena!... Ricordo, con dispiacere, quando ti ho chiesto di lavorare assieme per costruire una nuova prospettiva per il Comune di Paularo. Mi hai risposto che non potevi perdere voti. Francamente per uno che stava studiando da Presidente della Regione mi sarei attesi comportamenti diversi! Anche da parte di tanti sindaci e di tanta gente in Carnia ci si attendeva comportamenti diversi! In questi anni il centro destra ha perso la gran parte dei Comuni in Carnia. Non è da escludere quindi si verifichi il paradosso per il quale la Carnia stessa, (che per la prima volta può esprimere il Presidente della Regione), finisca per privilegiare il triestino Illy!

Alla fine, per l’abilità che tutti ti riconoscono (che ti ha consentito di diventare il referente di Forza Italia per l’Alto Friuli appena conclusa l’esperienza di Sindaco con il supporto dei verdi e dall’estrema sinistra), per non so quale altro miracolo di trasformismo sei riuscito a rientrare nelle grazie di Berlusconi. Mi fa piacere per te! Ma, a mio parere, per la Regione c’è bisogno di altro che la falsa benedizione di Berlusconi!!!...

Lo so che sei bravo a stare “con la gente”, ma non basta! Io credo che il politico debba operare “per la gente”. Ed è tutta un’altra cosa! Si possono aiutare i poveri dando loro l’elemosina o mettendoli nelle condizioni di superare la povertà. Su questa seconda strada ci vuole più tempo e si hanno meno consensi. Ma è questa la strada da seguire! La strada che costruisce una prospettiva per il futuro della nostra Regione, che dà una prospettiva alle nuove generazioni.

In un sistema economico e sociale in rapida trasformazione c’è bisogno di qualcuno che abbia una visione, una strategia, che abbia degli obiettivi, che vadano oltre il suo, pur legittimo, desiderio di rivincita. Mi pare che su questo piano, (per il tempo che hai perso a fare altro!), non ci sia confronto tra te e Illy, pur con i limiti che gli sono imposti da una alleanza innaturale con la sinistra estrema.

Per questo, collocandomi in questo momento per cultura e sensibilità politica al centro destra, mi impegnerò per la vittoria di Fontanini e della sua squadra in Provincia, allo stesso tempo però, (penso sia corretto te lo anticipi) credo doveroso esprimermi a favore d’una riconferma di Illy e della sua squadra, per garantire la migliore prospettiva possibile di sviluppo della nostra Regione e della nostra montagna. Sono spesso stato critico su tante cose della gestione Illy e mi auguro che abbia preso atto degli errori commessi, per non ripeterli, anche per quanto riguarda i programmi per la gente della montagna. Ma, come diceva Voltaire, si è costretti a scegliere non il “migliore dei mondi” ma il “migliore dei mondi possibili”.

Igino Piutti - sindaco di Tolmezzo dal 1975 al 1990