venerdì 13 novembre 2020

 L'Alieno Benandante.

Un nuovo romanzo scritto nel primo lockdown, utile passatempo per il secondo!
Tra il fantastico e il surreale la storia della Val Degano in Carnia, partendo dai figli di Tiberio Gracco a fondare il paese di Gracco,  ma anche la scoperta della relazione tra i Benandanti del Seicento e i moderni gli Alieni e (addirittura!)la relazione tra Tempo ed Eternità.

Oppure portato a casa dal postino cliccando https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/563826/alieno/

Il romanzo è autopubblicato e quindi è giusto che, di seguito, venga anche autorecensito-

Parte dall'idea d'una ricostruzione fantastica della storia d'un paese della Carnia (Gracco fondato dai figli di Tiberio Gracco). Ma è solo un pretesto come base per un ipertesto, attraverso il quale realizzare quella che per Italo Calvino è la trasfigurazione fantastica dei problemi esistenziali controllata dalla ragione.

Dalla storia si passa alla leggenda dei Benandanti alla fantascienza degli Alieni per finire nella trasfigurazione surreale del racconto dell'Alieno. La dimensione fantastica della leggenda è in qualche modo sempre ancorata alla realtà, quella surreale, perchè assurda e impossibile, consente di realizzare il loop tra fantastico e reale, tornando al reale con una possibilità di riflessione in assoluta  libertà.

La semplificazione linguistica la banalizzazione stilistica dovrebbero consentire al lettore di capire che si sta giocando, seppure un gioco che alla fine riporta alla ragione, alla riflessione.

E' evidente che con questa sperimentazione sono uscito da piani di lettura a cui ho abituato i miei diciassette lettori. Anche se quelli che hanno letto la saga I Dobes, vi potrebbero trovare qualche anticipazione. Per questo introduco il racconto che, nella seconda parte, metto in bocca all'Aleno Benandante sconsigliandone la lettura. Se vogliono proseguire, non se  la prendano con me, hanno voluto entrare nel surreale del racconto di un Alieno. Possono trovare conferma notando che il modo di scrivere  non è il mio!.

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