Ho letto sul Messaggero Veneto di oggi la critica all'Assessore alla cultura del Comune di Tolmezzo perchè avrebbe "assegnato un contributo di 300 euro al concittadino Igino Piutti in occasione della pubblicazione di un opuscolo". L'opuscolo di cui trattasi è la pubblicazione dopo quattrocento anni del testo originale in latino, con una moderna traduzione a fronte dell'opera di Fabio Quintiliano Ermacora "De Antiquitatibus Carneae - Storia Antica della Carnia", che mi ha impegnato per qualche mese (gratis, ma sono fatti miei!) che però richiede un impegno di spesa di 7.500 euro per costi vivi di editoria e tipografia,
Fortunatamente ci sono degli Enti e dei privati che dimostrano una intelligenza ed una sensibilità superiore a quelle che rivela la minoranza del Comune di Tolmezzo, e mi hanno consentito di coprire i costi e di poter quindi fare omaggio ai cittadini, e soprattutto agli studenti, della Carnia di duemila copie di un'opera che spiega quanto fossero bravi ed intelligenti i carnici del passato.
Al Comune di Tolmezzo, che ho voluto figurasse come promotore dell'iniziativa, che con la precedente Amministrazione mi aveva già risposto di non avere risorse per opere del genere, provocatoriamente non ho chiesto alcun contributo, ho solo chiesto di acquistare 20 copie, una per ogni consigliere comunale, pensando fosse utile per loro considerare la grandezza del nostro passato, per immaginare il futuro di un paese che ha voluto definirsi città.
Operam et impensam perdidi! (Vedo che è tutto tempo perso!),.. Non finirò mai di complimentarmi per l'intelligenza dei cittadini che hanno democraticamente deciso di "mandare a casa" chi ritiene un "opuscolo" l'opera di Fabio Quintiliano Ermacora, lo storico cui è dedicata una delle più importanti vie della nostra "città":
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