Carissimo Giulio,
fianlmente ho realizzato
il sogno di abbandonare la montagna e andare ad abitare a Udine. Ho
comprato a poco prezzo un appartamento nel quartiere di San Domenico,
molto comodo perchè vicino alla circonvallazione. Il quartiere è
uno strano insieme di condomini dagli stili più disparati, ma ha il
fascino della città. Saremo in circa quindicimila, metà della
Carnia, non ci sono negozi, osterie, poco anche il verde. Ma chi se
ne frega! Sono finalmente e vivere in città con le comodità della
città. Ho trovato lavoro in una fonderia alla ZIU, a dir il vero un
poco faticoso perchè devo spostare carichi pensanti in prossimità
di un altoforno, ma è un lavoro che mi piace. Mi è anche facile
raggiungere il posto di lavoro. Gli orari dell'autobus non coincidono
con quelli di lavoro, ma in macchina ci sto meno di mezz'ora. Più o
meno dieci semafori e qualche volta il traffico intasato, ma come ti
ho detto, meno di mezz'ora. Prima riesco anche a portare mio figlio
alla scuola elementare. Non è proprio nel quartiere, non c'è lo
scuolabus, ma in quindici minuti, anche meno, ci si arriva. E poi c'è
il vantaggio che mio figlio frequenta una scuola di città. Non sai
quanto sto bene poi alla sera nel mio appartamento in condominio,
alle volte sento la voce della televisione del vicino, ma non provo
nessun fastidio, come non mi dà fastidio sentire quelli del piano di
sopra che alle volte fanno un chiasso infernale. Che sono queste
quisquiglie a fronte della possibilità di vivere in città! Mia
moglie non lavora e quindi ha il vantaggio di poter riempire il suo
tempo andando a far la spesa in un bellissimo e fornitissimo
supermercato. Neanche tanto distante, a piedi, a passo allegro, ci si
mette meno di ventiminuti. Ti confesso, da quando sono qui, sono
diventato un'altro, sono diventato ottimista, vedo sempre i bicchieri
mezzo pieni. Deve essere l'effetto dell'aria di città. Mandi.
Carissimo Marco,
ho letto con piacere e
non senza una grande invidia la tua lettera. Qui invece a Comeglians
tutto come sempre. Come sai non ho trovato purtroppo lavoro alla
Cartiera di Ovaro, e devo spostarmi fino a Tolmezzo. Potrei usare la
corriera, ma preferisco andare in macchina. Ci metto ben venti
minuti. Sai che stress! Una noia terribile, sentendo alla radio la
solita musica e le solite notizie. Anche sul lavoro non va meglio.
Sono in un reparto presse. Prima mi affaticavo a prendere i pezzi, ma
adesso hanno messo un nuovo robot che fa il lavoro al mio posto, ed
io devo solo controllare la macchina. Sai che paio di palle! Alla
sera di nuovo i venti minuti di macchina, e poi, per fare qualcosa,
lavoro nell'orto, a spezzarmi la schiena per rendermi conto di quanto
sia bassa la terra, come diceva già mio nonno. Anche io ho un figlio
che frequenta le elementari, ma ho appena finito di baruffare con il
Sindaco perchè invece che davanti a casa, ha messo la fermata dello
scuolabus a duecento metri. Poi non so, il ragazzo mi dice che in
classe hanno la LIM che studiano sui computers... Sai, con queste
scuole di montagna, non vorrei trovarmi con un figlio che non sa
neppure scrivere. Mia moglie lavora all'Albergo diffuso, ma è solo
part time, e non smette mai di lamentarsi per il disagio di non
trovare abbastanza fornito il negozio che abbiamo a due passi da
casa. Purtroppo hanno chiuso l'osteria che avevo davanti a casa e
devo fare (non li ho misurati ma sono forse più che meno) ben
trecento metri per raggiungere gli amici, per un bicchiere ed una
chiaccherata prima di cena. Alle volte ci diamo anche appuntamento
per il dopocena per fare una partita. Ma non sempre. E poi comunque
sono sempre le solite facce, i soliti discorsi!
Per questo più spesso
mi fermo a guardare la televisione, nella pace della mia casetta,
isolata e immersa nel verde. Ma non ho mica tutti i canali di cui
puoi disporre tu! Qui, se va bene, ne ho solo una quarantina, e non
trovo mai qualcosa d'interessante da vedere, ed anche con il
telefonino ci sono problemi di campo. Dicono che arriverà la banda
larga, ma campa cavallo...
Avessi avuto anhe io il
coraggio che hai avuto tu e mi fossi trasferito a godermi la vita di
città!... Qui per chi vive in montagna è sempre più nera, il
bicchiere è sempre mezzo vuoto e l'invidia regna sovrana! Mandi
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