venerdì 26 ottobre 2007

Lenticchie ed energia.

Si all’elettrodotto dicevo in un post precedente. Ma un sì contrattato alla pari, non vendendosi per un piatto di lenticchie. Sono entrato sull’argomento tardi e non ho elementi adeguatamente verificati per entrare nella discussione. Ma tanto per capirci…
Sono d’accordo sul fatto che Pittini e Fantoni passino con l’energia necessaria per rendere competitive le loro industrie. Ma se fosse vero, come sento dire, che importano una quantità doppia rispetto a quella che serve a loro. Sull’altra metà mi sembrerebbe giusto che il territorio e quindi la Comunità Montana entrassero nel business.
Se poi fosse vero, come sento dire, che l’aereo costa la metà dell’interrato, 30 milioni di euro contro i 60 milioni, significherebbe che l’impatto negativo che accettiamo di subire può essere valutato 30 milioni di euro in cambio di che cosa?
Se infine fosse vero, come sento dire, che ci sarà un finanziamento pubblico sull’iniziativa, mi piacerebbe sapere a quanto ammonta ed a che titolo.
Se per ipotesi la Regione avesse 15 milioni di euro da investire sulla iniziativa li potrebbe passare alla Comunità Montana che potrebbe entrare in società al 50% per tenersi poi il 50% dell’energia per abbassare i costi per tutti residenti, privati ed aziende. Avremmo così, allo stesso tempo, salvaguardato l’occupazione del Medio Friuli e creato condizioni di sviluppo per l’Alto Friuli.
Mi sembrerebbe infine importante che per una volta l'idea della Carnia prevalesse su quella degli interessi dei singoli Comuni. Se c'è un ristorno, e soprattutto se ci potrà essere un ritorno, mi sembrerebbe giusto che ricadesse su tutto il territorio della Carnia, e non solo sui Comuni in cui ci saranno i piloni
Ma immagino che se i dati del mio ragionamento fossero veri, il Presidente della Comunità, i Sindaci e il Comitato del No, li avrebbero già fatti valere!!!
Le mie restano quindi le solite considerazioni d’un pensionato all’osteria.

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