E’ morto Nello Agnolin. Credo che molti lo ricordino ancora a Tolmezzo come segretario comunale ai tempi del terremoto. Gli uomini sono come le lumache: sono già passate ma resta la scia del loro passaggio. Allo stesso modo gli uomini lasciano la scia del ricordo del loro passaggio. Una scia che si perde subito o che resta nel tempo. Una scia che a volte resta come segno di discordia, altre come nostalgia d’un rapporto di sintonia tra uomini che la lontananza non ha affievolito la morte non può spegnere.
Erano i tempi del terremoto, i tempi della paura, dell’incertezza, della difficoltà a stabilire ciò che fosse opportuno e conveniente. Ed è nei momenti difficili che nascono i rapporti più veri, più profondi e più sinceri. Ed è stato in quei momenti che è nato il mio rapporto di amicizia con Nello.
Avevo deciso di trasformare in Municipio quella che pensavo la costruzione più sicura di tutto il Comune: gli spogliatoi nuovi del campo sportivo, una sorta di bunker in calcestruzzo, ed vi avevo ricavato anche l’alloggio per il segretario. “Non c’è persona più garantita di te”, gli dicevo. Ed era vero! Ma una sera nella quale il terremoto aveva avuto una ripresa più intensa del solito, l’aveva ripreso la paura. “Soli non si può essere mai sicuri”, mi aveva detto. E ci siamo accampati alla meglio a casa mia. Chi più sa dare in termini di rapporto umano, più ha bisogno del rapporto umano, perché nel rapporto si realizza, senza, vive più degli altri l’angoscia del deserto della solitudine.
Non ho avuto solo la fortuna di trovare un grande segretario comunale di cui avevo estrema bisogno, viste le difficoltà del momento, e la necessità quotidiana di inventare soluzioni, senza poter far riferimento ad alcun precedente. Un segretario che sapeva porsi nell’ottica di chi vuol risolvere il problemi, piegando la burocrazia a favore delle soluzioni, aiutando gli amministratori nello slalom tra i paletti della burocrazia, per raggiungere nel modo più veloce il traguardo dell’interesse generale.
Ho avuto soprattutto la fortuna di trovare un grande uomo, capace di grandi sentimenti, capace di vivere l’etica della politica come impegno a servizio degli altri, soprattutto di chi ha più bisogno. Con lui ho imparato che la politica non si concretizza soltanto nell’impegno del fare, ma può diventare un modo di essere, un modo di realizzarsi sul piano umano in un ambito in cui ci si può esprimere al massimo livello di disponibilità per il bene comune, per l’interesse della comunità e quindi dei singoli tuoi simili.
Pur venendo da esperienze completamente diverse ci siamo subito trovati nella condivisione degli stessi valori. Gli raccontavo della mia passione per Seneca e ricordo ancora le riflessioni che abbiamo fatto assieme sul concetto che “non importa ciò che si fa o si dà, ma con quale intenzione, per. ché il bene consiste non in ciò che si fa o si dà, ma proprio nella disposizione d'animo di chi dà odi chi fa”. Penso d’aver trovato in lui la testimonianza vivente di ciò che cercavo di imparare da Seneca. Ed è così che mi piace ricordarlo, così che resterà per sempre nel mio ricordo: un uomo che sapeva dare. Sapeva dare umanità ed amicizia con spontaneità e sincerità. Sapeva coinvolgere con la sua sensibilità, come un fiore che non dà nulla ma coinvolge e suggestiona con la sua bellezza con il suo profumo. Il ricordo di chi ti ha dato qualcosa resta legato alla cosa, la memoria di chi ha saputo vivere con te in comunanza di sentimenti e di pensieri, resta dentro di te nel respiro dei tuoi pensieri, nel vibrare dei tuoi ricordi. Mandi Nello.
2 commenti:
Grande Sindaco,
siamo la tribù di Nello tutta riunita ed abbiamo letto il tuo commovente e toccante saluto.
Quante volte Nello ci ha raccontato di te, della Carnia e di quelle notti agitate dalla tua terra ribelle.
Vorremmo condividere con te i ricordi del nostro Pater Familias, magari sorseggiando il verduzzo di Nimis tra un pezzo e l' altro di gubana.
Fatti vivo.
Famiglia Agnolin
roxyangeli@email.it
monica.agnolinçvirgilio.it
marco.agnolin@virgilio.it
Nel 1975 sono stata eletta sindaco nel comune di Mogliano Veneto. Nello Agnolin era il Segretario Comunale.
Per me, sindaco donna 35 anni fa, a capo di una giunta atipica per quegli anni, la presenza di Nello Agnolin è stata un aiuto prezioso per la capacità, la disponibilità, la generosità, l'operosità con cui svolgeva il suo compito, riuscendo ad essere di esempio e di stimolo a chi gli stava vicino.
Condivido i sentimenti e le valutazioni del Sindaco di Tolmezzo, Nello Agnolin lascia in chi lo ha conosciuto il ricordo di valori vissuti e condivisi che continuerà sempre. Grazie Nello
Cora Bellio
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