lunedì 20 luglio 2015

Scherzando sulle orme del Carducci


LA VALLE OSCURA

La nebbia nella valle
S’oscura sempre più
Mentre dardeggia il sole
Sul monte Zoncolàn

Or che son qui a sciare
Penso alla gente giù
Immersa nel grigiore
Che giunge fino  al cuor.

Sepolta nella nebbia
La pristina virtù,
S’è fatta dell’invidia
La madre del sentir.

Carducci or qui vedrebbe
Un popolo d’imbelli,
E non gli antichi Carni
Dal  sacro e santo ardir.

Non ci son più le fate,
Giran soltanto streghe
Che spargono veleni,
Tra i Carni senza amor.

Al posto di quei noci
Che il poeta un dì cantò
Crescon spinosi rovi
Ed erbe di velen.

I prati di smeraldo
Incolti, tutti ormai
Paion deserte lande
Che zecche san nutrir .

La Carnia del poeta,
Il  sogno dal passato
S’è sciolto nella nebbia
Che oscura sempre più.

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