giovedì 25 gennaio 2018

Benito Mussolini maestro elementare a Tolmezzo,

Il maestro di Tolmezzo. Editrice Bookabook-
https://bookabook.it/libri/il-maestro-di-tolmezzo/

E' arrivato finalmente nelle edicole e librerie il mio ultimo romanzo "Il Maestro di Tolmezzo". E' un romanzo storico. Il risultato quindi di ricerche che ho fatto nell'Archivio comunale di Tolmezzo e rileggendomi tutti i giornali del tempo. Ma poi ho dovuto  supplire con la fantasia alla mancanza di documenti, avendo sempre come metro "il verosimile".
Il romanzo ricostruisce un presunto diario scritto dal maestro. Presunto, ma probabile perchè Benito amava tenere il diario ed è tradizione che a Tolmezzo ne abbia lasciato uno all'amante Luigia. Per lo stile, mi sono richiamato al romanzo d'appendice che ha scritto a Trento, l'anno dopo aver lasciato Tolmezzo, intitolato "L'amante del Cardinale", Per i contenuti di carattere politico filsofico e religioso mi sono rifatto al libro "L'uomo e la divinità: Dio non esiste" scritto in Svizzera due anni prima di arrivare a Tolmezzo. Anche la foto sgarruffata della copertina è quella segnaletica che gli è stata fatta in carcere in Svizzera e quindi risale a quegli anni, Rende bene l'idea dell'atteggiamento  da "socialsta rivoluzionario" del giovane maestro, che ha reso problematica la sua accoglienza in una società conservatrice e bigotta come quella della Tolmezzo dell'inizio del Novecento. Sembrerebbe completamente di fantasia la sua storia d'amore dalla quale sarebbe nato un figlio. Tuttavia a Tolmezzo si è sempre saputo che il maestro aveva lasciato un figlio. Ma chi? Nel mio romanzo, c'è una risposta nuova, che rivaluta e nobilita il personaggio del giovane maestro. Arrvando alla fine del romanzo il lettore credo resterà convinto che anche questa ipotesi è più che verosimile. Buona lettura e Grazie anticipate per gli eventuali commenti, graditi anche se critici.

1 commento:

Igino Piutti ha detto...

.

Tra gli aspetti più singolari di questo libro, mi hanno incuriosito i seguenti:

- il "cretinismo parlamentare", di cui era (è?) affetta l'Italia del primo Novecento.
- la figura paterna e quella materna per il ventenne Mussolini
- gli intrecci amorosi locali del giovane protagonista
- l' amicizia e la frequentazione con alcuni socialisti tolmezzini
- la cooperazione che sta nascendo in Tolmezzo
- la vita religiosa (bigotta) in paese
- i giornali dell'epoca con le loro gustose diatribe politiche quotidiane
- l'ambiente tolmezzino di allora (che mostra sorprendenti analogie con quello di oggi)
- la meritocrazia della Svizzera e la raccomandazione italica
- la nascita della Coop Ca (oggi 2015 abbiamo assistito invece alla sua morte!)
- l'anticlericalismo militante e fiero di molti tolmezzini del tempo (oggi del tutto evaporato)

Coesistono anche altri elementi non meno curiosi e singolari che emergono nelle varie pagine e che meritano di essere scoperti personalmente da chi leggerà il libro...

Come è infine strutturato questo lavoro?
Credo che questo particolare aspetto dell'opera debba restare in embargo, per consentire al futuro lettore di godere appieno delle invenzioni letterarie di Piutti che sa cavare dalla propria indomata fantasia ogni utile marchingegno per costruire le sue avventure storiche o letterarie.
Personalmente ritengo quindi che questo libro possa essere letto sia come un avvincente romanzo sia come uno spaccato di vita tolmezzina romanzata del secolo scorso, imperniato sì su un singolare personaggio ma indipendentemente dall' (ir)resistibile percorso politico che lo stesso compirà successivamente; occorre ricordare infatti che nel 1906 Mussolini Benito è solo un anonimo forest socialista anticonformista catapultato in una Carnia sospettosa e bigotta.
Comunque sia, il lettore ne trarrà vantaggio, ampliando le sue conoscenze storiche locali (e non solo) e trascorrendo alcune ore in ottimo relax, perchè Piutti stimola e sorprende sempre ma non annoia mai.

Mi sento di ringraziare Piutti per avermi dato questa singolare opportunità. Ora spetta a un Editore serio assumere l'onere e l'onore di stampare questa speciale pubblicazione che si preannuncia fin d'ora come un evento letterario di indubbio richiamo.

Commento di Alfio Englaro in Cjargne Online