sabato 13 giugno 2015

La favola dell'immigrazione.

Quando ero giovane risolvevo problemi, or che son vecchio, scrivo favole. Ma chi ha detto che le favole non possono risolvere i problemi?
Nel mio Comune quasi ai confini con  Austria e Slovenia, c’era un tempo una villa Linussio, dimora d’un grande imprenditore locale. Già ai miei tempi era diventata una caserma dove ho fatto il servizio militare. Oggi è occupata da trecento militari di professione che si esercitano per andare in Afganistan.
 Ma visto che l’emergenza è qui, è meglio che in Afganistan ci vadano gli americani che non hanno questa emergenza, così possiamo riciclare i nostri appunto a gestire  questa emergenza immigrati.
Ai miei tempi la caserma conteneva mille soldati di leva, in parte artiglieri in parte alpini di arresto. Ci sono ancora le camerate, le cucine e tutto il necessario. Oggi può contenere mille giovani immigrati, in un progetto di servizio civile, gestiti dai soldati di professione. Nelle camerate degli artiglieri i maschi, in quelle degli alpini le donne.  Agli immigrati con i fondi Europei facciamo i corsi propedeutici di lingua e di formazione per gestire il bosco, il verde, la manutenzione degli immobili, e li facciamo esercitare a gestire il nostro bosco, il verde, i nostri immobili.  Ma ci sono molto che hanno grandi competenze informatiche! Meglio!Li portiamo a tenere corsi di informatica ai carnici!
Insomma! Li utilizziamo nel loro e nel nostro interesse per quello che sanno o che vogliono fare. La sera li lasciamo andare in libera uscita, ma controllati da una o più ronde dei militari di professione come si faceva con noi militari di leva.
Ma vogliono andare in Europa! Non c’è problema! Basta che ci avvertano. Dopo averli formati, gli possiamo anche indicare i passi di montagna per l’Austria e la Slovenia ove non c’è Schengen che tenga.

Facile no? Come sempre nelle favole! Ma non è detto che le favole non possano aiutare a risolvere la realtà!

mercoledì 3 giugno 2015

Nuove Tecnologie per lo sviluppo della montagna