domenica 28 ottobre 2007

Progetto Energia.


Con la forza dell’acqua della montagna
Hanno portato la luce alle città
Perché attratti da quelle luci
Gli uomini abbandonassero le montagne.
Riportiamo la luce ad illuminare le montagne
Perché tutti vedano
Che si vive meglio in montagna
Rispetto alla pianura
Si vive meglio in un paese
Rispetto ad una città!

Scheda per iniziare a discutetere su un
PIANO ENERGETICO DELLA CARNIA.

La più importante risorsa caratteristica della montagna era l’energia elettrica.
Era perché in gran parte viene trasferita altrove senza ricadute significative sul territorio. Ma c’è una quota che è ancora rimasta e che se utilizzata razionalmente può costituire un vantaggio competitivo sia per vivere che per produrre in montagna. L’esempio della Secab nell’Alta Valle del But è signficativo.Il piano può quindi partire dall’idea di trasferire a tutta la Carnia il vantaggio di cui si gode in Alto But.
Ci sono due problemi:
- la Secab non ha la quantità di corrente necessaria per tutta la Carnia,
- - sarebbe necessario che la Secab diventasse proprietaria di tutte le linee elettriche di distribuzione della Carnia.
Nel frattempo è nata EnergyMont una spa che mette assieme tutti i produttori di energia della Carnia, compresa la Secab.
Nel frattempo la LR 29/2006 ha previsto la costituzione di gruppi di acquisto di energia elettrica con cooperative di consumatori di almeno 10.000 utenti per ottenere sconti nell’acquisto di energia.
E’ possibile intervenire sugli impianti sia privati che pubblici con interventi che portino a risparmi nel consumo di energia elettrica.

Su questi elementi in premessa come si potrebbe immaginare un piano energetico che porti alla riduzione dei costi dell’energia elettrica per chi risiede ed opera in Carnia?
Si potrebbe partire immaginando che sia la Secab ad attivare il gruppo di acquisto per un primo passo verso la riduzione dei costi.
Si può immaginare un piano pluriennale regionale di interventi a favore della Secab per il progressivo acquisto delle reti nei vari Comuni, trasformando progressivamente gli aderenti al gruppo di acquisto in aderenti e quindi soci della Secab, per finire con una Secab-Carnia.
EnergyMont può trasferire al gruppo di acquisto l’energia prodotta dai suoi associati, e quindi in particolare quella prodotta dalla Comunità Montana?
EnergyMont può entrare nella Spa di Pittini e Fantoni per importare energia a favore del gruppo di acquisto della Carnia?
EnergyMont o la Comunità Montana può completare il piano per lo sfruttamento razionale della risorsa acqua residua, per aumentare la produzione da trasferire al gruppo di acquisto?

Atteso che:
Ad Arta c’è l’impianto di cogenerazione a biomassa;
A Paluzza c’è l’impianto di cogenerazione della Casa di Riposo.
A Paluzza Sutrio ci sono gli impianti idroelettrici della Secab.
Al confine ci sono gli impianti eolici austriaci e comunque con la valle del Gail sono già in atto rapporti di collaborazione.
Al CRP di Amaro sono in corso delle ricerche molto avanzate sul fotovoltaico.
A Paluzza ci sono i locali dell’ex Irfop.
E’ possibile immaginare un Centro di Ricerche applicata e di trasferimento tecnologico sull’Energia come sviluppo del Centro di Innovazione Tecnologica dell’Agemont, collegandolo ad un Centro di formazione avanzato di specializzazione post universitaria e post diploma sulle energie alternative e sul risparmio energetico in genere?
Le risposte implicano una serie di conoscenze che mancano ma che potrebbero essere acquisite ad esempio attraverso una collaborazione con l’Università di Udine, finanziando un dottorato di ricerca ed alcune tesi sul tema

Nessun commento: