sabato 27 ottobre 2007

Elettrodotto: dalla protesta alla proposta.

Dalla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica una nuova opportunità di sviluppo per la Carnia. Potrebbe essere questo il nuovo tema da approfondire, derivato dalle discussioni sugli elettrodotti dall’Austria, evitando sterili contrapposizioni tra i fautori del sì e del no.
In effetti gli industriali ci hanno dato un suggerimento intelligente. Perché non coglierlo? Dal primo luglio il mercato dell’energia è libero, perché non approfittare quindi del fatto che al confine della Carnia c’è l’energia elettrica ed il gasolio da riscaldamento che costano la metà. Basta collegarsi! Non ci siamo sempre lamentati per l’handicap dei costi del riscaldamento per chi vive in montagna?
La Comunità Montana ha già costituito la società EnergyMont che mettendo assieme la produzione di energia elettrica della Carnia, ha assunto anche l’obiettivo della realizzazione e gestione di nuovi impianti e della compravendita di energia.
Questa società può entrare come socia in Alpe Adria Energia assieme a Fantoni e Pittini per importare l’energia necessaria per tutta la Carnia, sia per gli usi privati che per quelli produttivi.
La Regione con la legge 29 del 2006 intende agevolare la costituzione di gruppi di acquisto in forma di società cooperativa, costituiti da almeno 10.000 soci che vogliono acquistare energia elettrica o gas. Credo più o meno quanti siamo in Carnia tra utenti privati, pubblici e produttivi. Se costituiamo la Carnia in gruppo d’acquisto, possiamo tutti indistintamente acquistare da EnergyMont l’energia importata a prezzi agevolati. La Secab a Paluzza Sutrio e Cercivento dimostra che il prezzo può essere quasi dimezzato, perché non estendere a tutta la Carnia questo beneficio? La Secab stessa potrebbe dare un supporto alla nascita del gruppo di acquisto. Se andiamo a controllare le ultime fatture dell’Enel e pensiamo che potrebbero essere dimezzate, ci renderemmo conto che il beneficio è consistente. Tale comunque da farci accettare l’impatto di un nuovo elettrodotto, anche aereo. Ma in questa ipotesi non si accetta nulla, ci si siede allo stesso tavolo mettendo assieme gli interessi di chi deve vivere in Carnia, con gli interessi di chi deve mantenere i posti di lavoro, e gli interessi della salvaguardia ambientale. E' tutto un altro modo di ragionare!!!

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